Cosa sono i “domini collettivi”? Ce lo spiegano Marta Villa, antropologa, e Mauro Iob, giurista.

I  Domini collettivi: “donne e uomini che in carne ed ossa, poggiando i piedi sulla terra – generatrice di risorse e non risorsa da reddito – si prendono cura del proprio territorio di vita” (cfr. ICCA Consortium 2023) con una forma di governo del territorio che nelle Terre Alte sembra mossa da una solidarietà cosciente, messa in atto dall’intera comunità.

Marta Villaantropologa culturale e Mauro Iob, giurista, da tempo insieme stanno conducendo una ricerca interdisciplinare di antropologia e giurisprudenza pubbliche e applicate su questi aspetti. 

Le Terre Alte  funzionano da laboratorio vivente: le comunità delle aree interne dove sono presenti i Domini collettivi, questo altro modo di possedere, attraverso le loro azioni quotidiane aumentano la biodiversità  del patrimonio agro-silvo-pastorale.

Tuttavia proprio per questa loro posizione sono spesso attaccate sia da lobby private sia dal potere pubblico: in Italia dal 2017 c’è una legge di attuazione della Costituzione (art. 2, 9, 42.2 e 43) che riconosce e tutela i Domini collettivi.

Questa legge può essere invocata per la salvaguardia del territorio anche da singoli cittadini e per questo è studiata anche da altri Paesi europei per cercare di emularla.

Accanto ad una riflessione introduttiva e teorica verranno presentati numerosi casi che permettono di comprendere meglio quello che succede nei Domini collettivi: le collettività stanno mettendo in atto alternative per contrastare gli effetti della crisi climatica, che è crisi globale, crisi del pensiero e delle relazioni.

la registrazione video

la galleria fotografica


La foto di copertina è di Ettore Longhi