Tutti i fili della psicogeografia
E’ l’esortazione di Gianni Biondillo, autore di Sentieri metropolitani.
Attraversare lo spazio con il proprio corpo significa fare un’esperienza fisica e sensoriale, tracciare sentieri, individuare spazi, leggere in modo più ricco e articolato il paesaggio urbano.
Oltre i percorsi turistici, le bellezze conclamate, Biondillo ci invita a scoprire i luoghi meno scontati, scoprendone le stratificazioni, storiche, urbanistiche e urbane: luoghi depositari di memorie personali e collettive. E’ la psicogeografia, disciplina trasversale che attinge all’urbanistica e all’architettura, all’antropologia, alla filosofia, all’arte.
Gli spazi urbani si modificano attraverso il cammino ma anche quelli naturali che, soprattutto in Italia, sono in realtà frutto della storia e dell’azione umana, sono da sempre “fortemente antropizzati“.
I sentieri metropolitani sono la trasposizione cittadina delle conoscenze escursionistiche apprese in natura, ci “emancipano” dalle rappresentazioni convenzionali. E i percorsi pedonali cittadini possono essere considerati percorsi ecologici cittadini collegati allo spazio pubblico, auspicabilmente in espansione, dove biblioteche, associazioni, musei, parchi si integrano come componenti attive e dinamiche di un nuovo ecosistema urbano. E se il ritmo del cammino è il ritmo umano, camminare è un atto politico.
Per dovere di cronaca segnaliamo che Gianni Biondillo non ha mai preso la patente.
La registrazione video
La galleria fotografica
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la foto di copertina è di Tom Fisk da Pexels