Nata a novembre 2016 da un’idea del M° Felice Clemente, (nipote del grandissimo Mino Reitano), uno dei più apprezzati sassofonisti jazz della scena italiana e professore di musica per scelta etica, l’orchestra era stata voluta e promossa dalla dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo di Villasanta.

Venutasi a esaurire nel 2020 l’esperienza di collaborazione con la scuola, l’orchestra si è ricostituita in una associazione culturale grazie all’impegno dei genitori, al fine di continuare il percorso musicale, formativo e ludico che era stato un fondamento nei primi anni di vita dell’orchestra.

Questo progetto si è distinto in diversi importanti eventi e concerti di caratura nazionale e internazionale dal 2017 al 2019, come per esempio il concerto all’Aquila, dove l’Orchestra Felice è stata invitata dal noto jazzista italiano Paolo Fresu, il concerto a Bologna per l’associazione nazionale “Il Jazz va a scuola”, poi il concerto al teatro verdiano di Busseto (PR), al Teatro Villoresi e al Manzoni di Monza.

Nel 2020 l’Orchestra Felice è stata anche parte integrante della Children’s World Orchestra (35 elementi su 180) per il progetto sostenuto dall’Unicef che ha coinvolto musicisti provenienti da 12 paesi nei 5 continenti, e altri ancora.

Un’orchestra composta da fiati, chitarre, percussioni, tastiere e voci, ma soprattutto da ragazzi di grande volontà e passione, cresciuti professionalmente in poco tempo, suonando brani tratti da colonne sonore, serie di successo, e pezzi moderni rivisitati in chiave jazz.

La creazione e l’avvio di questo progetto hanno avuto diversi risvolti didattici, pedagogici, sociali e istituzionali sia per i ragazzi che per il territorio, in quanto questi giovani musicisti stanno facendo un percorso che li porterà a una migliore e più profonda socializzazione, un sensibile innalzamento dell’autostima, un profondo senso di appartenenza e di responsabilità.

Tutti coloro che sono parte dell’orchestra si sentono coinvolti in qualcosa di più grande di loro, quindi la riuscita di tale impegnativa attività orchestrale dà a ognuno un appagamento così significativo da imparare ad affrontare le avversità con uno spirito diverso.

Crediamo che proprio attraverso l’assunzione di un ruolo preciso si possa sviluppare in loro il senso di appartenenza al gruppo e di responsabilità nel prendere un impegno e di rispettarlo nei confronti degli altri.

Inoltre, suonare insieme vuol dire imparare ad ascoltare gli altri, condividerne gli obiettivi e i sacrifici dando il proprio contributo al meglio delle proprie possibilità, rispettando anche i tempi di apprendimento dei singoli.

Questo progetto condivide pienamente il pensiero di Luigi Berlinguer: “Un cittadino più musicale non soltanto canterà meglio, saprà scegliere con cura cosa ascoltare, le parole da usare, i luoghi dove abitare e incontrarsi; avrà più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative e professionali, avrà meno paura dell’altro, di chi ci regala la cosa più preziosa che possiede, la propria differenza. La presenza della musica nella scuola, in forme e modi adeguati alle diverse fasce d’età, rappresenta un importante passo per la realizzazione di quella “école de la mixité” di cui si parla ormai in tutta Europa, luogo ove possano incontrarsi felicemente razze, culture, religioni, suoni e saperi. Una scuola in cui entrino finalmente gli artisti e le loro opere, una scuola in cui si impara a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto“.

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