Oceani e mari hanno tradizionalmente esercitato una forte attrazione su scrittori e scrittrici di varie epoche, lingue, culture e provenienza. Le forme e le dimensioni di mari e oceani, i colori e i paesaggi delle grandi masse d’acqua del pianeta, gli aspetti geografici e le manifestazioni fisiche che regolarmente si dispiegano nei vasti spazi acquei (salinità, movimenti ondosi, correnti, tempeste, maremoti, ecc.) hanno fornito e forniscono pretesti, spunti e ispirazioni per una sterminata produzione letteraria di romanzi, racconti, poesie, gesta epiche che, dalla notte dei tempi e ancora sotto forma di miti, leggende e avventure, ha accompagnato l’evoluzione dei gruppi umani sino ai giorni nostri.

Di volta in volta eletti protagonisti principali del discorso letterario, ridotti a semplici e muti sfondi geografici, utilizzati come simboli di libertà, identificati come limiti allo sviluppo umano, eletti a luoghi del mistero, scelti come mete privilegiate per il viaggio, rappresentati come spazi che favoriscono la contemplazione o al contrario che sono affollati di visitatori e turisti, i diversi oceani e i numerosi mari che arricchiscono il nostro pianeta mostrano la loro varietà ed eterogeneità nelle pagine di romanzieri, poetesse e poeti, novellieri e scrittrici, attraversano i vari generi letterari e si presentano alla lettura di un folto pubblico.

L’intervento di Dino Gavinelli punterà, senza pretesa alcuna di trattare nella loro completezza temi così ampi, a presentare qualche esempio di produzione geo-letteraria nel quale la presenza dei mari e degli oceani trova una sua precisa collocazione.

sabato 18 settembre alle 18.00 nel giardino

Foto di Daria Shevtsova da Pexels