Il fotografo Bruno Zanzottera e la giornalista Marta Ghelma nella realizzazione della mostra “Postcards from the future”. si sono ispirati alle parole di Italo Calvino nel romanzo “Le città invisibili: “Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che potranno valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi”.
Nella mostra Il dialogo visionario tra due viaggiatori, il fotografo e la giornalista, si trasforma in una meditazione distopica sulla città, sul passato che ritorna presente, sulla globalizzazione delle diversità, e sulle altre contraddizioni della società contemporanea, caratterizzata dal fatto che oltre la metà della popolazione mondiale vive in ambienti urbani, megalopoli gigantesche dove è l’essenza dell’essere umano a diventare sempre più invisibile”.
La Registrazione dell’Evento
La Galleria Fotografica