Il futuro è adesso

Mobilità sostenibile, città a 30km,, diminuzione del traffico automobilistico, miglioramento dei parametri ambientali e riduzione del numero di incidenti stradali e benefici per la salute. Sono obiettivi che hanno sempre una compagna di viaggio: la bicicletta che, grazie a Fiab Monzainbici, sarà uno delle grandi protagoniste del Festival 2023.

Sabato mattina 23 settembre Paolo Zorloni e Paolo Forneris ci daranno una mano a capire cosa significa “mettere a sistema” l’amata 2 ruote: la bicipolitana.

“La Bicipolitana è un sistema avanzato di viabilità ciclistica, completo e integrato nella viabilità ordinaria col fine di agevolare gli spostamenti brevi incentivando l’uso della bicicletta in sicurezza per varie finalità e allo stesso tempo disincentivare l’utilizzo dell’automobile a favore di una mobilità attiva a misura di persone. La Bicipolitana è l’obiettivo che tutti i comuni dovrebbero poter ambire per fornire un servizio viabilistico efficiente e una qualità della vita elevata, senza un adeguato Biciplan non è possibile poter raggiungere tale traguardo”

Ebbene, Villasanta si è dotata di un Biciplan fin dal 2019. In questo ambito si collocano 4 piste ciclabili per un totale di 15 km, una velostazione dove parcheggiare la bicicletta in zona sicura (accesso con la carta regionale dei servizi), al coperto e  prendere poi il treno sfruttando il Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità Milano e Monza Brianza, Diversi sono però gli interventi da attuare: collegamenti, continuità e linearità dei percorsi, integrazione con i comuni limitrofi

In un paese che ha visto, nel periodo 2015-2021, una crescita demografica del 5,2% contro un incremento di auto del 20% , si comprende come la piena attuazione del Biciplan sia strategica per il futuro di cittadine come Villasanta.

Bisogna sfruttare l’effetto moda che ha visto aumentare il numero di persone in possesso di una bicicletta, prevalentemente utilizzata nel tempo libero. Ora è necessario trasformarla, anche, in un autentico mezzo di trasporto: per andare a lavorare e a studiare, per spostarci in modo alternativo. Sappiamo che il 60% degli spostamenti in auto per andare al lavoro non superano i 5 km, vediamo gli spazi antistanti le scuole occupate da auto in doppia fila.

Per ribaltare l’equivalenza mobilità=auto, sono necessari interventi culturali e infrastrutturali e ben oltre il singolo Comune: educazione stradale a tutto campo, piste ciclabili in sede propria, deciso rafforzamento dei mezzi pubblici (su rotaia e su strada) senza il quale tutto rischia di diventare velleitario e conseguente intermodalità con carrozze dedicate alle bici su treni e metropolitane (sempre).

Ormai abbiamo conoscenza, competenza e soluzioni per affrontare il problema della mobilità. Il 2024 sarà l’Anno europeo della bicicletta che si inserisce in una strategia che mira fra l’altro, a raddoppiare i km. di piste ciclabili nei 27 Paesi dell’Unione entro il 2030, mettendo a disposizione le risorse necessarie.

Facciamoci trovare pronti!

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