Si tratta di un progetto di formazione e ricerca degli studenti-fotografi del Bauer di Milano condotto da Giorgio Barrera.
Interesserà la Valle del Boite (BL) fino al 2026 con la finalità di realizzare uno studio del paesaggio fisico, culturale, sociale e umano, in trasformazione. Infatti, in occasione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
Questo territorio cadorino attraversato dalla Statale di Alemagna, sarà interessato da una serie di interventi infrastrutturali. Concepito come un lavoro collettivo e condiviso capace di generare relazioni e
mostrare l’identità dei luoghi, il progetto si inserisce in un più ampio contesto multidisciplinare di
valorizzazione e rigenerazione urbana, artistico, culturale e scientifico e ha come partner territoriali, Afol Metropolitana, il Comune di San Vito di Cadore, Dolomiti Contemporanee e il Dipartimento TeSAF dell’Università di Padova.
I seminari fotografici per i corsi biennali di fotografia della scuola Bauer, finalizzati alla documentazione del territorio, nasce durante il 54° Corso di Cultura in Ecologia (tenutosi a San Vito di Cadore nel giugno 2018).
Il convegno, promosso dal Centro Studi per l’Ambiente Alpino – TeSAF e al quale ha contribuito anche Dolomiti Contemporanee, ha avuto per oggetto una serie di interventi sul rapporto uomo, natura e infrastrutture.
Durante le giornate di studio ha avuto particolare rilevanza la realizzazione di una circonvallazione per San Vito di Cadore. Questo intervento infrastrutturale fa parte di una serie di attività individuate dal Comune di San Vito, TeSAF e Dolomiti Contemporanee per valorizzare e rigenerare il centro storico, per la gestione del capitale naturale e per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Tutto ciò al fine di favorire lo sviluppo sostenibile e incentivare la residenzialità.
Successivamente, la vittoria della candidatura di Milano e Cortina per ospitare le olimpiadi invernali del 2026 ha ulteriormente reso importante l’intuizione di documentare il territorio del Cadore e in particolare della Val di Boite al fine di creare un archivio fotografico di supporto e di indagine utile a diverse discipline, partendo dalla formazione sul campo degli studenti per giungere agli studi sull’identità dei luoghi e ai rilievi paesaggistici ed urbanistici.
Il titolo, Anatomia e dinamica di un territorio, esplicita apertamente l’approccio condiviso per lo svolgimento del lavoro. Anatomia ben sottolinea la volontà di voler approfondire criticamente le tematiche che si svilupperanno, dinamica porta invece ad agire, a mettersi in relazione, a percepire il cambiamento in ciò che normalmente viene considerato fisso e stabile, ovvero il territorio.
I seminari sono stati avviati nel 2020 e continueranno fino al 2026, permettono agli studenti di entrare in relazione con enti territoriali, di abituarsi a lavorare in maniera collettiva, insegnano a gestire una committenza e restituiscono al territorio un’importante archivio fotografico e, non infine, una serie di occasioni di scambio che nascono proprio grazie alla fotografia.
Negli anni ci siamo occupati di varie tematiche che abbiamo affiancato a quella della documentazione della trasformazione del territorio: siamo partiti dal grado zero, cioè da uno stato di fatto che abbiamo considerato iniziale, per poi percorrere il territorio attraverso, il paesaggio pensato, la cura del territorio, l’analisi delle zone umide e la geologia.
la foto di copertina è di Fabrizio Fugali