Due territori, due festival, un’unica visione. Dalla collaborazione tra Immagimondo e Il Libro del Mondo – Festival delle Geografie nasce un progetto biennale che mette al centro la Cultura, la conoscenza, la partecipazione attiva e la valorizzazione delle differenze, portando sul territorio lecchese e monzese un programma culturale integrato e di qualità, il tutto con una crescente attenzione al coinvolgimento diretto dei giovani.

Si tratta di “Itinerari culturali: nuove geografie di relazione e partecipazione“, il progetto vincitore del bando per la cultura 2023 di Fondazione Cariplo che vede due associazioni – Les Cultures di Lecco (qui capofila) e La Casa dei Popoli di Villasanta (Monza Brianza) – unire le forze, condividere le rispettive competenze e lavorare su un’area più ampia per costruire, insieme, una programmazione culturale e formativa organica, capace di guardare alle nuove generazioni e al futuro.

Immagimondo e il Festival delle Geografie – spiegano, infatti, da Les Cultures – sono festival con due identità diverse, ma che condividono alcuni temi e obiettivi, tra cui quello di fare cultura di qualità arricchendo la proposta dei rispettivi territori di riferimento. Questo progetto costituisce un’occasione importante per fare squadra, ottimizzare risorse e formalizzare una collaborazione che speriamo proseguirà anche al termine di questa esperienza“.

In un territorio ricco di iniziative culturali, questi due festival – aggiunge Lorenzo Ornaghi, presidente di La Casa dei Popoli – hanno fatto dell’esplorazione del mondo e delle culture il loro tratto distintivo. Con Itinerari Culturali: nuove geografie di relazione e partecipazione vogliamo fare un salto qualitativo e mettere a disposizione dei giovani azioni, momenti di formazione, luoghi di espressione creativa. Proposte culturali e artistiche ispirate ai principi della public geography e dell’arte partecipativa che diverranno il fil rouge delle edizioni 2024 e 2025 dei festival“.

Un progetto che, oltre a implementare e mettere in rete due festival – “Il Libro del Mondo – Festival delle Geografie” di Villasanta, con la sesta edizione in arrivo a settembre, e il lecchese “Immagimondo”, giunto quest’anno alla sua 27^ edizione e in programma il prossimo ottobre – fino a marzo 2026 ha infatti in serbo diverse attività, molte delle quali destinate alle nuove generazioni: dalle proposte formative per studenti e insegnanti alle call destinate a giovani designer, dai workshop di videomaking e storytelling per raccontare un evento culturale a quelli di pensiero e attivismo culturale, questi ultimi pensati per formare giovani interessati al settore e successivamente coinvolgerli durante gli eventi.

Numerose, già da ora, le anticipazioni sui due festival, a partire da quello delle Geografie, in programma dal 19 al 22 settembre a Villa Camperio di Villasanta. Una sesta edizione che avrà per titolo “Montagne. Questioni di un certo rilievo” e che si interrogherà su un contesto naturale, quello della montagna, da sempre vissuto dall’uomo come sfida alle sue potenzialità, insieme ostile e accogliente, metafora esistenziale degli scopi della vita e della fatica per raggiungerli. Nell’era dell’Antropocene, i rilievi terrestri sono sempre più scenario di trasformazioni, tra impressionante diminuzione dell’estensione dei ghiacciai, instabilità, cambiamenti socio-demografici, flussi turistici da gestire. Una riflessione che sarà sviluppata attraverso una trentina di eventi tra conferenze, dibattiti, presentazione di libri, spettacoli musicali e teatrali.

Neppure due settimane dopo, precisamente dal 4 al 13 ottobre, sarà invece la volta della 27esima edizione di Immagimondo, la manifestazione promossa a Lecco, Civate, Malgrate e Mandello del Lario da Les Cultures, che dallo scorso anno sta affiancando al tradizionale tema del viaggio in senso stretto quello del viaggio come movimento, incontro che genera novità, conoscenza. Dieci giorni tra conferenze, proiezioni di film e documentari, mostre, momenti musicali e teatrali, il tutto con filo conduttore un’idea di viaggio che è sempre più inclusiva, esperienza non solo umana ma che riguarda anche animali, piante, merci, tradizioni.