Un’avanguardia di persone che vuole mettere nel piatto quotidiano una consapevolezza in più e vuole farlo sapere, nella convinzione che la conservazione del bene comune passa attraverso gesti concreti.
La tolleranza nei confronti dei “vegani”, considerati fanatici o estremisti a prescindere, è però ancora tutta da costruire, se è vero che, come si legge nell’articolo del New York Times che “secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti nel 2015, i vegani erano considerati peggio degli atei e degli immigrati, ed erano tollerati solo un po’ più degli immigrati. I più malvisti erano soprattutto vegani e vegetariani maschi che lo facevano per il benessere degli animali (e non per esempio per salutismo), in particolare da gruppi e persone di destra. Qui l’Articolo
Perché chi pratica un’alimentazione vegetale suscita ilarità, disprezzo, resistenze? Qual è il modo migliore per esibire una “buona pratica”? Le cose, almeno in parte, stanno cambiando?
A queste e altre domande risponderà Claudio Pomo, attivista dell’Associazione Essere Animali domenica 20 settembre alle 10.30 al Festival delle Geografie.
Nel frattempo un consiglio: andate a vedere la pagina Facebook “Il Pappa Soia“, dove si ironizza su chi non mangia carne e i suoi derivati ma anche su gli onnivori che quando scoprono di essere allo stesso tavolo con un vegano si emozionano come se fosse un incontro ravvicinato del terzo tipo.