E le province della Toscana ? e la capitale del Burkina Faso ? Ma è questa la Geografia ?
Invece alle domande da sempre poste al geografo: dove? e come?, si aggiunge anche un …perché? che cambia tutto ed apre nuovi campi di indagine.
Ne parleremo venerdi 20 settembre alle ore 21.00 nell’ambito del Festival delle Geografie di Villasanta con Thomas Gilardi (geografo), Tino Mantarro (reporter), Davide Sapienza (scrittore e geopoeta) intervistati da Alfio Sironi (docente), all’interno dell’evento A cosa serve la Geografia?
Ci accorgeremo che che affermare che certi fenomeni accadono “qui” e “lì” è relativamente semplice, dire perché accadono qui e lì, significa dover iniziare un confronto con le persone, gli abitanti, le comunità, le loro percezioni, i loro valori, le loro idee e ideologie, le loro scelte.
La geografia diviene così la più importante tra le materie di sintesi: per poter indagare il mondo e giungere a qualche tentativo di spiegazione deve chiedere prestiti all’economia e alla geologia, all’antropologia e all’ecologia, cercando – come il cervello umano – di intrecciare ragione e sentimento, oggettività e soggettività, indagine quantitativa e qualitativa, in contesti diversi, a scale diverse.
Insomma, studiando geografia si capisce che “le capitali a memoria” e gli affluenti del Po sono solo una parte (piccola) della faccenda e che infiniti orizzonti di ricerca sono ancora da esplorare davanti a noi.