Sentiero Italia. 6880 km di bellezza che uniscono l’Italia.

Di questo ci parlerà Natalino Russo al Festival delle Geografie sabato 21 settembre, alle 17.15, a Villasanta nel cortile di Villa Camperio .

Dialogheremo sul tema dei cammini sulle tracce del suo libro  il cui titolo è, manco a dirlo, L’Italia è un sentiero – Storie di Cammini e Camminatori.

L’idea è del 1981: unire tutti i sentieri d’Italia dagli Appennini alle Alpi, dalla Sardegna a Trieste.

La prima “camminata” è del 1995: 8 mesi, centinaia di partecipanti, un evento che travalica i confini e che fa dire alla CNN che il Camminaitalia è il più lungo trekking del mondo.

Il progetto per il suo completamento è il 2019, l’anno del cammino lento.

È il CAI (Club Alpino Italiano) che si sta occupando di questo emozionante sfida. Quasi 25 anni sono passati dalla prima camminata e il tracciato si è modificato, spopolato oppure privatizzato e qualche volta cementificato. Individuare le varianti è importante per risolvere problemi di ricettività e percorribilità. Buona parte del percorso è stato già verificato e in parte dotato di segnaletica CAI con i cartelli rosso-bianco-rosso.

La peculiarità e il valore di Sentiero Italia è quello di collegare prevalentemente le aree montuose interne dell’Italia, territori meno conosciuti ancora ricchi di tradizioni, bellezza incontaminata e paesaggi sorprendenti.

Un sentiero che non toccherà le cime delle montagne ma il cuore del nostro Paese e utilizzerà grandi vie già esistenti come il Sentiero del Brigante in Calabria, la Grande Escursione Appenninica fra Toscana ed Emilia Romagna, l’Alta Via dei Monti Liguri e la Traversata delle Alpi in Piemonte.

400 tappe in tutto da percorrere secondo le proprie possibilità o il proprio tempo: per un anno sabbatico o una gita domenicale.