«Il mare non uccide. Le persone uccidono, anche l’indifferenza uccide».

Inizia così “A casa loroil monologo teatrale che nasce dai reportage di Nello Scavo e racconta il dramma di chi prova oggi ad attraversare il Mediterraneo.

Al centro del testo gli accordi Italia Libia per la “gestione” dei flussi migratori. Quella stessa Libia che, per Giolitti, più di un secolo fa, era una scatola di sabbia da conquistare e che adesso è diventato il carcere di un numero di persone tra gli 800 mila e il milione

Prendendo le mosse dal monologo, al Festival parleremo del mare visto dall’altra sponda, attraverso alcune storie personali raccolte e raccontate dai suoi autori. Sarà occasione per riflettere sulle immagini ambivalenti che oggi accompagnano il Mediterraneo provando a cambiare punto di vista, osservandolo dall’altra sponda: via di fuga e speranza, muro invalicabile della “fortezza Europa” o, come scrivono tristemente gli autori, oggi “cimitero liquido”.

Ne parleremo con Giulio Cavalli, scrittore e attore, Nello Scavo, reporter internazionale, corrispondente di guerra per Avvenire e altre testate estere. A moderare il dibattito Matteo Ghislotti, docente di lettere e storia.

sabato 18 settembre alle ore 21.00

Foto di copertina di Jimmy Ramírez da Pexels